ORBEA Gain D40 19 | ✓Recensione

1. Geometria Telaio, Materiale e Peso

Quando si parla di biciclette a pedalata assistita i puristi arricciano sempre un po’ il naso, accettando solo il sudore frutto della propria fatica. Tuttavia, il mercato la pensa diversamente e questo tipo di biciclette sta riscuotendo sempre più successo, tanto che molte case propongono modelli da strada come questa ORBEA Gain D40 19.

Si tratta di una bici da strada elettrica entry level, dotata di telaio in alluminio serie 6000 con classica geometria e un utilizzo confortevole. La bicicletta completamente allestita arriva a pesare qualche grammo sotto i 14 kg che rappresenta un valore nella media rapportato al costo.

Il produttore spagnolo propone una vasta scelta di taglie dalla 47 alla 60, nonché tre diverse colorazioni: arancione-nero (lucido), grigio perla-bianco (opaco-lucido) e un’elegante grafite-antracite con finitura opaca.

2. Forcelle, Manubrio e Cambio

Dopo aver dato uno sguardo al telaio, passiamo ad analizzare altri fondamentali componenti che vanno ad incidere sulle prestazioni di questa ORBEA Gain D40 19. Partiamo con la trasmissione che prevede un cambio Shimano Tiagra 4700 GS composto da una doppia corona anteriore con classica guarnitura compact 34/50 e pacco pignoni posteriore a 10 velocità con rapporti 11-32.

Si tratta di un gruppo che possiamo considerare entry level ma dalle buone prestazioni e con una cambiata sufficientemente precisa, l’unico limite sono le periodiche registrazioni. La catena è invece unae10 Turbo Silver della KMC, mentre la forcella è una Speed in carbonio da 400 mm.

Passando al manubrio troviamo montato un FSA Omega Compact con struttura in alluminio, larghezza di 440 mm, diametro di 31,8 mm, un peso complessivo di 305 gr e avvolto da un nastro Velo Anti-Slippery/Shock Proof che assicura una buona presa e una durata apprezzabile.

3. Freni, Cerchi e Pneumatici

Altri elementi molto importanti da analizzare nel momento di acquistare qualsiasi bicicletta sono impianto frenante e ruote. Da ciò dipende la sicurezza soprattutto dovendo arrestare improvvisamente il mezzo e l’aderenza sul terreno.

ORBEA Gain D40 19 è equipaggiata con una coppia di ruote Ready GR in alluminio che non sono particolarmente leggere e montano dei pneumatici Hutchinson Fusion 5 All SeasonTLR 700×28. Il battistrada intagliato offre una buona aderenza anche su bagnato, mentre la larghezza di 28 mm assicura un certo comfort e la possibilità di affrontare anche tratti in leggero sterrato.

Per i freni, i progettisti hanno puntato su dischi idraulici della Shimano modello RS405 per garantire una buona frenata con spazi di arresto contenuti.

4. Batteria, Motore e Controller

È arrivato il momento di capire quale sia il cuore di questa ORBEA Gain D40 19, ovvero il tipo di motore e le sue prestazioni. La scelta è ricaduta sul modello Ebikemotion X35 da 250 W che consente una velocità massima in fase di pedalata assistita pari a 25 kmh (come stabilito dalla legge) e una coppia di 40 Nm; è stato collocato nel mozzo della ruota posteriore per fornire un aiuto più fluido ed è alimentato da una batteria agli ioni di litio da 250 Wh inserita nel tubo obliquo.

L’autonomia può arrivare anche a 100 km con percorso ondulato, ma con la possibilità di collegare una batteria aggiuntiva a forma di bottiglia da posizionare nel portaborraccia. Per gestire l’assistenza non c’è alcun ingombrate computer sul manubrio ma un semplice sistema denominato iWoc ONE: un pulsante integrato sul tubo orizzontale con cui accendere e spegnere il motore e con luci LED per controllare il livello di assistenza e di carica residua della batteria.

5. Sella, Guidabilità e Tipo di Utilizzo

ORBEA Gain D40 19 è una bicicletta confortevole a patto di avere una corretta posizione e dotata di una sella Prologo Kappa Space STN. Si guida con facilità e buone sensazioni su ogni tipo di terreno e tracciato grazie ad una geometria del telaio non esasperata ed un peso nella norma.

L’utilizzo dell’assistenza è quanto mai semplice e l’aiuto risulta fluido grazie al sensore PAS inserito nella ghiera del pacco pignoni, che controlla la pedalata regolando di conseguenza l’alimentazione. La buona tenuta di strada è garantita poi da copertoni intagliati e una larghezza di 28 mm che limita solamente un po’ la scorrevolezza.

Infine, c’è da evidenziare la presenza di un unico connettore di interfaccia (CAN) posto sopra il movimento centrale e da utilizzare per la ricarica, connessione batteria supplementare, diagnostica di sistema e la possibilità di registrare dati e percorsi con l’app iWoc.