Miglior Orologio Automatico da Uomo 2024

1. Come funziona un Orologio Automatico?

Mai come in questo caso è necessario conoscere a grandi linee il principio di funzionamento di un orologio automatico. Maggiori informazioni si hanno a disposizione e minore è il rischio di scegliere un orologio inadeguato alle proprie necessità o che possa deludere in qualche modo le proprie aspettative.

La caratteristica principale di un orologio meccanico a carica automatica è la mancanza di una batteria. Il dispositivo funziona grazie ad un rotore interno che provvede a mantenere in carica l’orologio sfruttando i movimenti del polso e del braccio di chi lo indossa. Un sistema decisamente più complesso di quello presente in un orologio meccanico con carica manuale.

Il meccanismo interno viene chiamato calibro, un nome che vuole evocare il grande grado di accuratezza nella realizzazione e l’estrema precisione. Rappresenta il cuore dell’orologio ed è costituito da una massa oscillante collegata ad un perno che trasforma l’energia prodotta dal movimento del polso nella forza necessaria per far scorrere le lancette.

In modo molto semplicistico, possiamo ridurre il meccanismo in una serie di ingranaggi e in una molla avvolta su se stessa e inserita all’interno di un involucro definito bariletto. Tale molla viene compressa dall’oscillazione della massa o pendolo, caricandosi per permettere il funzionamento della meccanica senza la necessità di una batteria.

Per farvi comprendere meglio come funziona un orologio meccanico con carica automatica, di seguito potete vedere un interessante video di esempio, realizzato da Seiko, in cui vengono illustrati i movimenti 7s26 / 4r36 e 6r15, montati su gran parte dei loro orologi meccanici. Buona visione!

2. Movimento Monodirezionale e Bidirezionale

I sistemi di ricarica di un orologio automatico si possono suddividere in due categorie: monodirezionali e bidirezionali. Ogni maison decide di produrre i movimenti con l’uno o l’altro sistema in base a determinate scelte interne ma, pur presentando delle diversità, entrambi i meccanismi offrono pari risultati.

I sistemi monodirezionali sono utilizzati, ad esempio, negli orologi della Patek Philippe in cui il rotore aziona la molla di carica ruotando in un unico senso.

Al contrario, in meccanismi bidirezionali come quelli inseriti nei modelli della Rolex e IWC, la molla viene caricata dalla rotazione in entrambi i sensi grazie alla presenza di ingranaggi invertitori.

3. Differenza tra Orologio Automatico e al Quarzo

Altro aspetto da conoscere è la differenza che corre tra un orologio meccanico a carica automatica e un orologio con movimento al quarzo.

Quest’ultimo, come si può chiaramente intuire dalla terminologia, sfrutta le caratteristiche fisiche del materiale da cui prende il nome. All’interno del movimento viene inserito un cristallo di quarzo che, a seguito di opportune sollecitazioni, incomincia a vibrare ad una frequenza costante: particolarità che viene impiegata per ottenere la precisa scansione del secondo.

Un orologio con movimento al quarzo deve essere alimentato tramite una batteriada sostituire periodicamente. Il suo principale vantaggio è un’estrema precisione che rimane inalterata per anni e diversamente da un modello automatico, resta sempre in moto anche una volta tolto dal polso, fino all’esaurimento della batteria.

Dal punto di vista meccanico, non è nemmeno paragonabile alla complessità dei meccanismi interni di un orologio automatico, così come l’esclusività e l’unicità che quest’ultimo riesce ad offrire. Anche dal punto di vista economico, un buon orologio automatico ha mediamente dei costi molto più alti di un orologio al quarzo.

4. Perché scegliere un Orologio Automatico?

Sono numerosi i motivi per cui moltissime persone continuano a preferire un orologio meccanico a carica automatica. Eleganza e originalità rappresentano senza dubbio due delle principali ragioni. I modelli più prestigiosi sono oggetti unici, sia al loro interno che nelle parti esterne: veri e propri gioielli da indossare soprattutto in speciali ed importanti occasioni.

Vengono progettati e realizzati per durare nel tempo, tanto da poter essere tramandati in famiglia da generazione a generazione. I costi sono decisamente alti e richiedono una manutenzione periodica per mantenerli perfettamente efficienti.

Rispetto ad un modello a carica manuale, l’orologio automatico per tenerlo in moto, deve essere indossato quotidianamente. Ciò rappresenta un notevole risparmio di tempo risultando una scelta perfetta per persone molto dinamiche con una vita dai ritmi frenetici, che probabilmente si scorderebbero di ricaricare l’orologio. Non indossandolo per un certo lasso di tempo, il movimento si arresta, con la necessità di dover reimpostare l’ora esatta.

Un orologio di questa tipologia assicura una notevole resistenza all’usura e agli agenti atmosferici. Si possono tranquillamente trovare orologi automatici subacquei, cosa impossibile per un segnatempo a carica manuale. Anche la precisione è di alto livello ma risultano più delicati visto l’elevato numero di parti interne e richiedono maggior attenzione e cura nell’utilizzo.

5. Quanto è preciso un Orologio Meccanico?

Uno dei fattori determinanti per stabilire la qualità di un orologio automatico è il suo livello di precisione che è strettamente legato alla qualità del calibro. I costruttori hanno progressivamente introdotto innovazioni per migliorare la meccanica e una di queste è stato l’utilizzo delle sedi per i perni realizzate in pietre preziose.

La scelta è ricaduta sui rubini che si sono dimostrati tanto efficienti nel ridurre l’attrito tra i vari componenti che ancora oggi vengono utilizzati, non più in forma naturale, ma quasi esclusivamente sintetica. Il numero dei rubini è un’informazione importante per stabilire la precisione di un orologio e varia a seconda della complessità del movimento. Tuttavia, non bisogna dimenticare che la qualità è legata anche alla forma e al livello di rifinitura delle pietre.

È bene sapere comunque che la precisione assoluta di un orologio meccanico non esiste, anche i modelli più prestigiosi ammettono una tolleranza di pochi secondi al giorno. Ad esempio, orologi certificati COSC (Controllo Ufficiale Svizzero dei Cronometri) assicurano una variazione che va da -4 a + 6 secondi al giorno. In modelli entry level tale valore sale arrivando anche a 35/40 secondi.

È importante considerare che ci sono innumerevoli fattori che incidono sulla precisione di un orologio meccanico, come le variazioni di temperatura, l’umidità, i campi elettromagnetici, la posizione del polso e i movimenti che subisce l’orologio.

6. La Riserva di Carica

Un altro dato importante è la riserva di carica, ovvero il numero di ore che un orologio può rimanere fermo prima che arresti il moto delle lancette. In media un orologio automatico economico offre circa 24 ore di riserva, ma in commercio possiamo trovare orologi automatici di fascia media che possono raggiungere tranquillamente le 40/42 ore o poco più.

Se poi saliamo verso orologi di grande prestigio, la riserva può raggiungere anche i 7 giorni come nel modello della IWC Portugieser Calendario Perpetuo.

7. Il Fermo Macchina

La maggior parte dei calibri di buona qualità offrono la possibilità di arrestare il bilanciere e di conseguenza il movimento dell’orologio. È una funzione utile per sincronizzare l’ora nel caso ce ne sia la necessità.

iene spesso definito anche “cronostop” e in rari casi è un termine utilizzato per indicare la presenza di un meccanismo in grado d’arrestare l’orologio quando la carica della molla non è più sufficiente per garantire un’adeguata precisione.

8. La Scelta del Calibro: ecco i migliori

Come abbiamo già accennato, il calibro è il cuore di un orologio automatico da cui deriva la precisione e che incide sulla complessiva qualità del prodotto e sul prezzo. In commercio esistono moltissimi costruttori più o meno famosi: si va da marchi commerciali come Seiko, Citizen, Orient e Casio a case esclusive come Patek Philippe, Vacheron Constantin o Jaeger LeCoultre conosciute principalmente da collezionisti e grandi appassionati. Allo stesso modo il costo oscilla dalle poche centinaia di euro fino a salire a prezzi da capogiro.

Il settore degli orologi automatici è quanto mai complesso e variegato. Ogni brand decide se realizzare nelle proprie officine i calibri oppure acquistare e montare movimenti di altri costruttori. Per fare un esempio prendiamo l’azienda ETA: nome ai più completamente sconosciuto ma che in realtà rappresenta uno dei maggiori produttori di movimenti automatici per orologi. Si tratta di un’azienda svizzera nata nel lontano 1856 e che da allora produce calibri che finiscono in modelli di moltissime marche.

Tra i movimenti più famosi troviamo l’ETA 2824 e 2824-2 che offrono grande affidabilità e solidità e si possono trovare montati su orologi di marchi prestigiosi come IWC, Tudor e Oris. In modelli molto esclusi dal prezzo elevato è facile trovare il movimento ETA 2982-A2 caratterizzato da dimensioni particolarmente sottili. In alcuni orologi della Tag Heurer è presente un calibro che deriva direttamente proprio dall’ETA 2982.

Uno dei movimenti più apprezzati al mondo invece è l’ETA Valjoux 7750: un calibro praticamente indistruttibile che offre un ottimo rapporto qualità prezzo e montato da innumerevoli brand come Longines, Omega, Breitling, Chopard, Sinn, ecc.

Appare chiaro come sapere il tipo di movimento montato sia fondamentale per capire cosa si sta effettivamente acquistando. Scegliendo un modello molto prestigioso si ha la certezza di un orologio di alta manifattura le cui parti sono quasi tutte realizzate nei laboratori del costruttore.

Tuttavia, è buona norma non fermarsi alle apparenze, al look e al brand famoso ma scavare un po’ più in profondità. Visto il grande numero di modelli e marchi presenti in commercio, non è impresa facile, ma con un po’ di pazienza e sapendo quali informazioni cercare, si possono evitare spiacevoli sorprese.

Acquistare un orologio automatico con movimento realizzato da un’azienda esterna non è affatto una scelta che sminuisce la qualità del prodotto, anzi molto spesso è un valore aggiunto a garanzia di affidabilità e durata nel tempo.

Per quanto riguarda il discorso prezzo dipende esclusivamente dal budget a disposizione e dall’utilizzo previsto. Un orologio da indossare tutti i gironi deve essere pratico, resistente e non costare una follia. Un’ottima scelta è puntare su orologi giapponesi che offrono prodotti di ottima qualità con esborsi accessibili.

Seiko popone una vasta gamma di orologi con movimenti automatici di propria costruzione (NH35A ad esempio è uno dei più diffusi) precisi, affidabili e con prezzi a partire dai 100/200 euro.

9. Calibro NH35A

Un discorso a parte merita questo famoso calibro realizzato da una azienda che produce calibri per la Seiko e che viene montato non solo sugli orologi della casa giapponese, ma anche su molti orologi economici entry level di altre marche come Invicta, Lorenz, Gigandet ecc.

Si tratta di un movimento a 24 rubini estremamente affidabile, resistente, con una precisione di circa 35 secondi avanti e indietro al giorno, riserva di carica di 41 ore e possibilità di fermo macchina.

10. Calibri Miyota 9015 e 8215

Altri movimenti automatici particolarmente diffusi sono il 9015 e l’8215 entrambi prodotti dalla Miyota (Citizen). Anche in questo caso stiamo parlando di calibri inseriti in orologi di fascia media che assicurano un’adeguata affidabilità e precisione.

Il movimento Miyota 9015 è stato presentato la prima volta nel 2009 e rappresenta un’evoluzione del movimento Miyota 8215 entrato invece in produzione nel lontano 1977; è dotato di 24 rubini (contro i 21 dell’8215), garantisce uno scarto da -10 a + 30 secondi al giorno, una riserva di 42 ore, fermo macchina ed è dotato di una meccanica di elevato valore tecnico che permette di ottenere uno spessore di soli 3,9 mm.

11. Dimensioni e Spessore della Cassa

Quest’aspetto è molto importante per qualsiasi tipo di orologio. Le dimensioni non influiscono sulla qualità o il funzionamento del dispositivo ma esclusivamente sull’estetica. Decidere per un modello più o meno voluminoso è una questione di grandezza del polso e gusti personali.

Le dimensioni di un orologio fanno riferimento alla misura esterna della cassa e al suo spessore. Il primo valore non tiene conto dell’eventuale corona di regolazione e del limite esterno delle anse.

Come detto, la scelta è dettata dai gusti personali di ognuno di noi: c’è chi ama orologi molto vistosi con cassa superiore ai 40 mm e uomini che invece indossano modelli molto piccoli rimanendo su misure attorno ai 35/37 mm.

Lo spessore può essere più o meno sottile a seconda del movimento montato: in modelli di fascia medio alta varia dai 10 a 15 millimetri, fino ad arrivare a prodotti unici come il Bulgari Octo Finissimo Tourbillon dallo spessore di soli 3,95 mm.

12. Cinturino e Vetro di Protezione

Il cinturino è un altro componente fondamentale quando si deve scegliere un qualsiasi orologio. Le sue principali qualità devono essere resistenza e comodità.

A. Materiale del Cinturino

Il primo aspetto dipende dal materiale con l’acciaio inossidabile che rappresenta la soluzione più longeva e resistente.

Per chi desidera qualcosa di leggero e confortevole invece, la pelle rimane ancora la soluzione migliore, anche se soggetta a maggior usura e al problema di assorbire acqua e sudore.

Materiali sintetici sono invece abbinati solitamente ad orologi automatici sportiviche badano più alla funzionalità che non all’eleganza.

B. Tipi di Vetro del Quadrante

Altro particolare di una certa importanza è il vetro di protezione del quadrante. Fattore che assume maggior rilevanza durante la scelta di orologi economici oppure per modelli destinati ad usi particolari come le immersioni.

Gli orologi di fascia alta che possiamo definire di lusso, utilizzano esclusivamente vetro zaffiro capace di offrire un’eccezionale grado di durezza: può essere rigato solo dal nitruro di boro o dal diamante. È un materiale praticamente indistruttibile che mantiene inalterata la lucentezza nel tempo e permette di ottenere spessori molto sottili.

In orologi di fascia media invece, è facile trovare un vetro minerale standard sottoposto ad un trattamento di tempra per aumentarne la durezza. Assicura una buona trasparenza ma con il tempo tende ad opacizzarsi.

Infine, gli orologi molto economici utilizzano spesso il cosiddetto vetro acrilico, ovvero il materiale comunemente chiamato plexiglas: è caratterizzato da una scarsa durezza, si graffia con estrema facilità e tende ad ingiallirsi a causa dell’azione dei raggi solari.

13. Cronografo e Funzioni Particolari

Un orologio automatico in versione classica presenta le sole lancette per segnalare l’ora e un eventuale datario per indicare il giorno del mese. Il quadrante diventa decisamente più complesso nel caso di un modello con cronografo, utile per misurare gli intervalli di tempo.

In questo caso le funzioni presenti dipendono dal tipo di orologio. I prodotti più prestazionali sono in grado di misurare la velocità grazie ad una scala tachimetrica, mentre è molto più raro trovare orologi in cui è presente una scala telemetrica per calcolare la distanza o pulsometrica per rilevare la frequenza cardiaca. Gli orologi con cronografo poi hanno due pulsanti sulla corona per avviare, fermare ed azzerare i vari conteggi.

Esistono anche cronografi del tipo Flyback di derivazione militare che permettono di misurare i tempi intermedi. Un ulteriore modello è il cosiddetto rattrappante o sdoppiante: cronografo progettato in modo specifico per chi ha la necessità di misurare i tempi sul giro e le velocità intermedie.

Altra funzione che è possibile trovare in un orologio automatico sono le fasi lunariche si ripetono ogni 29 giorni in quello che viene chiamato mese sinodico. In un apposito quadrante è indicata una delle 4 posizioni che la luna può assumere all’interno di questo periodo. Orologi di fascia alta garantiscono un’elevata precisione con scarto di un giorno ogni 3 anni grazie ad un meccanismo di avanzamento quotidiano direttamente collegato a quello delle ore.

La ghiera rotante è un’ulteriore opzione eventualmente disponibile in un orologio automatico. È tipica dei modelli destinati ai subacquei che possono calcolare con una certa precisione i tempi di immersione e di decompressione.

La ghiera ruota, generalmente, solo in senso antiorario in modo che se dovesse spostarsi accidentalmente, può al massimo accadere che il sub rimanga meno tempo sott’acqua di quanto stabilito.

14. L’importanza della Marca

Se spesso la marca non è necessariamente sinonimo di qualità, in questo caso il prestigio e la fama di un determinato brand rappresentano anche garanzia di manifattura di alto livello ed affidabilità.

Sono sempre più numerosi gli orologi automatici di aziende orientali pressoché sconosciute che vendono, a prezzi estremamente economici, prodotti dall’aspetto simile a modelli più noti.

Se esteticamente possono risultare gradevoli e anche la qualità dell’acciaio della cassa e del vetro di protezione risulta accettabile, la differenza è tutta nel motore. Il movimento interno è il più delle volte di provenienza ignota con sigle impossibili da identificare.

Se si desidera un orologio automatico con movimento meccanico preciso che duri nel tempo, è necessario affidarsi a marchi specializzati che operano in questo settore da decenni, in grado di garantire livelli qualitativi molto alti.

Ricordate che un buon orologio meccanico con carica automatica, se scelto nel modo corretto, può durarvi una vita.