Miglior Saturimetro 2024
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Quale Saturimetro Comprare? Ecco la Classifica di Ottobre 2024.
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Saturimetro
Migliori Saturimetri Economici
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2. Secondo Classificato
3. Terzo Classificato
Migliori Saturimetri Qualità / Prezzo
Per chi invece cerca un saturimetro / pulsossimetro con funzioni più avanzate ma ad un prezzo estremamente vantaggioso, questa è la nostra selezione dei migliori 3 saturimetri qualità / prezzo da acquistare.
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Migliori Saturimetri Professionali
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Saturimetro | Guida all'Acquisto
Come scegliere il giusto modello di Saturimetro? In questa guida all'acquisto, vi aiuteremo a capire quali caratteristiche deve avere un buon modello di Saturimetro e le principali differenze tra le varie tipologie.
1. Quando acquistare un Saturimetro o Pulsossimetro?
Il saturimetro è uno strumento che serve per misurare e monitorare il livello di saturazione di ossigeno nell’emoglobina presente nel sangue. Nella pratica diventa un dispositivo molto utile per persone che soffrono di particolari patologie e devono costantemente tenere sotto controllo tale parametro.
Può essere tranquillamente considerato un dispositivo medico abitualmente utilizzato in ambito ospedaliero ma che si trova ormai, con una certa frequenza, anche in ambienti domestici.
Questa popolarità ha fatto comparire sul mercato un gran numero di modelli, mettendo in difficoltà chi deve effettuare una buona scelta. In questa guida, vedremo dunque come scegliere un buon saturimetro per le vostre esigenze e quali caratteristiche bisogna prendere in considerazione prima di acquistarne uno.
2. Quali dati rileva un Saturimetro?
Un aspetto molto importante per questo tipo di prodotto, sono le informazioni fornite all’utente. Come scegliere un saturimetro in base ai dati rilevati?
La decisione dipende dal motivo per cui si deve acquistare questo dispositivo e dalla frequenza d’utilizzo. In alcuni casi sono necessari modelli sofisticati in grado di fornire dati medici completi, mentre in altre situazioni bastano solo poche basilari informazioni. Ecco che diventa essenziale sapere, in generale, come funziona un saturimetro e quali dati può fornire.
Questo piccolo dispositivo è anche chiamato pulsossimetro oppure ossimetro; ha dimensioni molto ridotte e per il suo funzionamento lo si deve infilare su un dito (per modelli destinati ai neonati può essere attaccato al lobo dell’orecchio).
Grazie ad un apposito sensore, il pulsossimetro è in grado di misurare la quantità di emoglobina presente nel sangue. Come è risaputo, i globuli rossi svolgono l’importante compito di trasportare l’ossigeno e di conseguenza l’ossimetro, misurando la loro quantità, offre anche l’indicazione del livello di saturazione nel sangue.
È uno strumento utilizzato quotidianamente negli ospedali e centri medici, ma anche dagli stessi pazienti che possono, con semplicità, avere precise indicazioni sul loro stato di salute. Un dispositivo molto utile anche per tutte quelle persone che soffrono di patologie cardiache, polmonari croniche o sono affette da asma bronchiale. Non è raro anche l’utilizzo durante attività sportive svolte in altura o dagli amanti dell’escursionismo in alta quota.
Diciamo che in linea di massima, le informazioni mostrate da un saturimetro sono direttamente proporzionali al suo costo.
I modelli entry level mostrano solitamente solo il valore della saturazione di ossigeno nel sangue e la frequenza cardiaca.
Prodotti top di gamma invece, offrono una più ampia serie di informazioni. Generalmente, questi sono tutti i dati che si possono ottenere da un ossimetro, vediamo insieme:
- Calcolo della saturazione arteriosa di ossigeno: è generalmente indicato con un valore numerico sotto la sigla SpO2.
- Frequenza cardiaca: è solitamente l’altro valore presente anche in saturimetri economici. L’apparecchio fornisce le pulsazioni al minuto con un certo grado di precisione. In alcuni modelli il numero può essere associato anche ad un piccolo grafico con una barra che ne mostra l’andamento.
- Curva pletismografica: non è un dato ma una rappresentazione grafica della velocità di movimento del sangue ed è del tutto simile a quella del battito cardiaco.
3. Quali funzioni deve avere un buon Saturimetro?
Anche se il saturimetro è un dispositivo molto semplice, le sue funzioni sono un aspetto da non sottovalutare nel momento dell’acquisto. Come è facile immaginare, un modello particolarmente sofisticato, apparterrà ad una fascia di prezzo elevata, al contrario un prodotto con limitate funzioni sarà decisamente più economico. In base alle reali necessità o alle patologie del paziente, è necessario scegliere un adeguato saturimetro.
Se si devono monitorare le condizioni di salute di un soggetto ed è previsto un uso quotidiano, è necessario rivolgersi a prodotti che siano in grado di fornire queste funzioni:
- Memoria: è un fattore fondamentale perché permette di tenere nota di tutte le misurazioni effettuate sia nel corso della giornata che in diversi giorni. In prodotti economici è difficilmente presente, mentre in modelli di fascia medio/alta c’è la possibilità anche di memorizzazione multipla per l’utilizzo di diversi utenti.
- Impostazione valori: è la possibilità di stabilire limiti minimi e massimi al di fuori dei quali opportuni segnali acustici avviseranno l’utente. Una funzione che risulta di grande importanza nel caso di pazienti con patologie croniche e soggetti ad un monitoraggio continuo: verranno allertati se il livello di saturazione dovesse scendere sotto una soglia di sicurezza.
- Misurazioni continue: alcuni modelli particolarmente sofisticati permettono di registrare i dati in maniera continua anche per 24 ore. È una funzione particolarmente utile per coloro che soffrono di determinate malattie o hanno la necessità di monitorare i livelli di ossigenazione del sangue senza interruzioni.
- Programmazione multiutente: i saturimetri top di gamma offrono la possibilità di un utilizzo con soggetti diversi. Per ogni utente si potrà creare e salvare un profilo in modo da separare i dati misurati.
- Avviso sostituzione batteria: è un segnale luminoso oppure un’icona che appare sul display. Indica all’utilizzatore quando è il momento di provvedere alla sostituzione o alla ricarica della batteria. Funzione necessaria per non rimanere con il dispositivo scarico.
- Arresto automatico: in caso di inutilizzo l’apparecchio si spegne da solo dopo pochi minuti, evitando di consumare inutilmente la batteria.
- Connessione bluetooth: è una funzione che contraddistingue solo i modelli di fascia alta. La possibilità di associare il saturimetro con un dispositivo mobile, permette di poter visualizzare in tempo reale i dati sullo schermo, per esempio, dello smartphone ma anche di utilizzare apposite app per analizzare i dati. L’utente potrà avere a disposizione una serie di grafici e tabelle con tutte le informazioni catalogate in base al giorno e l’ora delle misurazioni. Funzione senza dubbio indispensabile per monitorare lo stato di salute di soggetti con gravi patologie.
- Connessione al PC: anche questa funzione è presente solo su prodotti sofisticati e consente il collegamento tramite cavo USB ad un personal computer. I dati scaricati potranno essere facilmente archiviati e visualizzati in qualsiasi momento. In base al livello del software, è possibile creare grafici in cui incrociare i valori di saturazione di ossigeno nel sangue con la frequenza cardiaca.
4. Valutare attentamente il Display
Un elemento di grande importanza nel saturimetro è sicuramente il display. Dalla sua qualità dipende la facilità e l’efficacia delle letture. Il piccolo schermo deve consentire un’adeguata leggibilità, soprattutto in considerazione del fatto che si tratta di un dispositivo spesso utilizzato da persone anziane con problemi di vista.
Gli elementi principali che incidono sulla buona fruibilità di un display e che vanno considerati seriamente, prima di acquistare un saturimetro pulsossimetro, sono i seguenti:
- Dimensioni e risoluzione: il display è un elemento comune a tutti i saturimetri ma, in base alla fascia di prezzo, la tipologia e qualità può variare anche di molto. Se da una parte le dimensioni cambiano di poco, dall’altra la nitidezza dei numeri è invece parecchio diversa da modello a modello. I prodotti più economici visualizzano dei piccoli numeri su un lato dello schermo, mentre i dispositivi professionali hanno display LCD con risoluzioni elevate, alta definizione e scritte a colori.
- Schermi a colori: sono i modelli che offrono la massima chiarezza e leggibilità. Il display è un piccolo LCD in cui poter visualizzare tutti i dati numerici forniti ma anche piccoli grafici con l’andamento dei livelli di ossigeno nel sangue e frequenza cardiaca.
- Rotazione dello schermo: è una caratteristica che si trova solo su modelli di fascia medio/alta. Permette all’utilizzatore di posizionare lo schermo in orizzontale o verticale in base alle preferenze.
- Livelli di illuminazione: alcuni prodotti permettono di variare l’intensità di illuminazione dello schermo. L’utente potrà scegliere tra diversi valori in base alle condizioni di luce ambientale e alle proprie esigenze. I saturimetri più costosi arrivano anche ad avere 8 livelli di luminosità del display per meglio adattarsi a tutte le situazioni.
- Chiarezza dei dati visualizzati: il display oltre ad offrire numeri e lettere ben leggibili, deve disporle sullo schermo in modo chiaro. L’utente osservando l’ossimetro deve immediatamente trovare le informazioni basilari senza doverle cercare e senza confondersi.
5. La Batteria: come deve essere?
Altro aspetto da valutare quando si deve scegliere un saturimetro, è la tipologia della batteria che incide sulla praticità nell’uso dello strumento. Da questo punto di vista, i saturimetri si possono suddividere in due categorie: con pile sostituibili o con batterie ricaricabili.
I saturimetri economici hanno tutti batterie usa e getta che devono essere sostituite periodicamente. Il saturimetro non è un dispositivo dai grandi consumi e la batteria di solito, offre una lunga durata. Nel caso però di utilizzi con misurazione continue, è meglio secondo noi, acquistare un saturimetro con batterie ricaricabili, che offre la grande comodità di poter effettuare una ricarica in pochi minuti e di non dover preoccuparsi di avere pile di scorta.
I dispositivi con batterie ricaricabili possono sfruttare sia la tecnologia agli ioni di litio, sia la tecnologia Ni-MH (nichel-metalidrato). La maggior parte dei costruttori ormai propone prodotti quasi esclusivamente con batterie agli ioni di litio che hanno il grande vantaggio di non soffrire dell’effetto memoria e garantiscono massime prestazioni in termini di durata e velocità di ricarica.
6. Quali sono gli Accessori più Importanti?
Infine, l’ultimo fattore da tenere in considerazione è la qualità degli accessori forniti con un ossimetro. Per un utilizzo saltuario non è necessario preoccuparsi di avere chissà quali componenti aggiuntivi, ma in altre situazioni è fondamentale che nella confezione siano presenti determinati accessori. In base al tipo di modello, alcuni oggetti sono sempre inseriti altri invece no. Ecco di seguito tutto ciò che generalmente si può trovare in dotazione con un saturimetro:
- Caricatore: nei modelli con batterie ricaricabili è un componente che non può mancare. È un alimentatore con presa elettrica quasi sempre di tipo bipolare standard e con un cavo sufficientemente lungo per rendere comoda l’operazione di ricarica.
- Cavo USB: è presente solo nei modelli che consentono di scaricare le informazioni su PC. Il cavo ha la doppia funzione di trasferimento dati e di caricamento della batteria.
- CD con software: i saturimetri da collegare al PC forniscono a volte un disco ottico da cui scaricare il programma per la gestione dei dati. Tuttavia è un accessorio sempre meno presente visto che i produttori fanno scaricare il software direttamente dal loro sito.
- Laccetto: è un semplice cordino da applicare al saturimetro per infilarlo al polso o al collo e averlo sempre a portata di mano.
- Custodia: è presente in modelli di fascia medio/alta e permette di alloggiare l’apparecchio per poterlo trasportare senza il rischio di danneggiamenti. Accessorio utile anche per infilare saturimetro, caricatore e cavetto tutto in un’unica piccola borsa da riporre comodamente nel cassetto dopo l’uso o da portare in viaggio.
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